22 April 2014

la propagazione nelle gamme HF




160 metri (1830 KHz)
dedicarsi al DX in questa banda significa avere spirito di abnegazione, essere disposti a cercare di identificare segnalini minuscoli in mezzo a quella che è stata definita una "grossa padella di olio che frigge". Una banda aperta esclusivamente nelle ore notturne, pochi mesi all'anno (da ottobre a marzo) e che risente moltissimo del ciclo undecennale (buona negli anni di minimo solare)

80 metri (3,5 MHz)
Anche per gli 80 vale quanto detto per i 160: si tratta di una banda esclusivamente notturna, che privilegia, ma non in modo assoluto, i mesi invernali ed i periodi di bassa attività solare. La propagazione in bande basse (160 e 80 metri) è esclusivamente notturna, quindi in linea di massima due punti della terra sono collegabili tra loro quando sono entrambi al buio.
Allora diventa intuitivo pensare che appena dopo il tramonto si possono avere delle aperture verso Est, nelle giornate migliori anche Giappone e Australia. Poi, nelle serali, può arrivare qualcosa dall'Africa, mentre dalla mezzanotte in poi abbiamo le aperture verso ovest, principalmente con il Nord America ma anche con il Centro e Sud America. Il tutto si protrae fino all'alba,  in cui i segnali si rinforzano notevolmente e possiamo talvolta assistere ad aperture con diverse parti del mondo contemporaneamente.
Come si è già detto i mesi veramente buoni vanno da fine ottobre a fine marzo (migliore rapporto ore di buio/ore di luce e diminuzione del rumore statico), ma non sono da escludere buone aperture, specialmente verso Sud, anche nei mesi più caldi.

40 metri (7 MHz)
I 40 ed i 20 riassumono in sé tutte le caratteristiche-tipo della comunicazione in onde corte: aperture stabili e prolungate con diverse parti del mondo, minore variabilità stagionale, minor rumore atmosferico, buon periodo di utilizzazione nell'arco delle 24 ore. durante le ore centrali del giorno i 40 sono banda a skip corto, le ore DX vanno da poco prima del tramonto a poco dopo l'alba. 
Per quanto riguarda la propagazione possiamo considerare i 40 come la bella copia degli 80. Per intendersi, il giappone e' collegabile già prima del tramonto e nella prima serata si possono cogliere ottimi collegamenti con YB, VK6, 9M2, eccetera. Ma è dalle 23 locali in poi che la banda si dispiega veramente: un'ora di giapponesi molto forti poi cominciano ad arrivare gli americani e molte sere capita di sentire JA e W in contemporanea. Più tardi ancora gli JA scompaiono e, di fianco ai W che continueranno ad essere collegabili fin dopo l'alba, arriva una moltitudine di centroamericani (CO, YV, HI, HC, tutti i Caraibi, eccetera). Un'ora prima dell'alba bisogna cominciare a fare attenzione al Pacifico: Nuova Zelanda ed altri meravigliosi country sono spesso collegabili, per lo più via lunga, con discreta frequenza. Come si diceva, U.S.A. e Centro America rimangono collegabili anche un'oretta dopo l'alba. 
 Non esiste una stagionalità nettissima per questa banda, che però, essendo banda notturna, risente ovviamente della riduzione delle ore di buio che si ha nei mesi estivi. Altro fattore da tenere in considerazione è l'aumento del rumore statico provocato dai temporali di giugno, luglio e agosto. Rimane infine da fare una consi-derazione sulla sensibilità dei 40 metri alle fasi del ciclo solare.
Possiamo tranquillamente affermare che i 40 sono aperti sempre; sicuramente nei periodi di massima attività solare avremo aperture meno frequenti e meno intense, ma possiamo davvero dire che i 40 non chiudono mai.
 
20 metri (14 MHz)
La banda "regina" delle HF: notturna d'estate, diurna d'inverno, assolutamente fantastica nelle stagioni di mezzo, i 20 metri sono la banda dove a qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi giorno dell'anno ed in qualsiasi fase del ciclo solare si possono raggranellare ottimi ascolti. Banda ottimamente inserita nel sottile bilancio tra assorbimento dello strato D e riflessione degli strati F.
Da una parte quindi i 20 sono una banda facile, in cui basta accendere l'RTX e qualcosa si combina sempre. Sono invece più difficili, almeno per il principiante, dal punto di vista della prevedibilità.
Mi spiego meglio: se ad un esperto chiedete cosa si ascolta in 40 metri attorno alle 04:00 utc vi risponderà che si trovano le Americhe. E in 15 nelle ore della tarda mattinata? Russi asiatici e qualcosa dall'Africa.
Per sapere cosa troverete (notate bene il cosa e non il quanto, che abbiamo detto essere grosso modo costante) in 20 metri ad una certa ora dovrete sapere il mese ed il numero delle macchie solari, e ancora vi potreste sbagliare. Tante propagazioni diverse, insomma, a seconda del periodo e delle condizioni.
Possiamo tuttavia tentare di tracciare un panorama di massima: in ogni stagione le ore migliori sono, come al solito, quelle attorno all'alba ed al tramonto, con picchi assai meno pronunciati che in 80 o 40. Ciò significa che le aperture col Pacifico della mattina iniziano un bel pò prima dell'alba e terminano un bel pò dopo. Attorno al tramonto si torna a collegare il Pacifico, ma più che altro la parte meridionale (VK e più raramente ZL). 

D'inverno le ore migliori sono quelle diurne, in quanto la minore insolazione è sufficiente a ionizzare lo strato F che fa correre i nostri segnali, ma non lo strato D che li assorbe. A notte fonda lo strato F scompare e la banda può rimanere chiusa qualche ora.

D'estate la situazione è esattamente l'inverso, in quanto l'intensa ionizzazione diurna (strato D assorbente molto "spesso") impedisce collegamenti oltre 2000 km. Dopo il tramonto, lo strato D, più basso quindi più denso, scompare rapidamente mentre lo strato F, più alto e meno denso quindi meno propenso alla deionizzazione, rimane attivo per tutta la notte permettendo ottimi DX.

La primavera e l'autunno sono le stagioni migliori per qualsiasi banda, in quanto le ore di sole e quelle di buio si equivalgono in tutto il globo, garantendo coperture eccezionali. Non a caso infatti i contest in assoluto più importanti si svolgono a fine ottobre ed a fine marzo. I venti metri in questi periodi sono aperti praticamente 24 ore al giorno, con punte di attività veramente incredibili: non è raro, nei tardi pomeriggi di marzo o di ottobre, collegare la costa ovest degli Stati Uniti per quella che viene chiamata la via lunga. 

Questo comportamento della banda è valido in linea di massima per tutte le fasi del ciclo solare. A differenza delle bande viste sinora, però, si ha un generale miglioramento delle condizioni durante le fasi di massima attività del sole. A partire da 20 metri e muovendosi verso l'alto, questo miglioramento diverrà sempre più sensibile, fino ad arrivare ai 10 metri che sono banda assolutamente chiusa durante gli anni di minimo solare.
 
15 metri (21 MHz)
Come accennato in precedenza, man mano che ci spostiamo verso la parte alta dello spettro delle HF troviamo bande in cui le condizioni di propagazione sono sempre più influenzate dal numero di macchie solari e quindi dal livello globale di emissione del Sole. E' d'altronde vero che i 15, ed ancor più i 10, godono di un vantaggio particolare, sul quale è il caso di soffermarci un attimo.
Come sappiamo, la propagazione ionosferica dipende dal bilancio tra l'assorbimento dei nostri segnali RF operato dallo strato D e la riflessione operata dagli strati F ed E. Oltre a questo concetto fondamentale, per comprendere il vantaggio delle bande superiori, bisogna ricordare anche l'equazione di Plank che stabilisce una relazione diretta tra la frequenza di una oscillazione elettromagnetica e l'energia che essa trasporta.
E' chiaro quindi che l'energia trasportata da un treno di onde a 21 o 28 Mhz sia maggiore rispetto ai 7 o ai 14, e cosi si spiega come i segnali dei 15 e soprattutto quelli dei 10 "buchino" con maggiore facilità lo strato D, che talvolta rimane "impermeabile" a segnali di frequenza (e quindi di energia) minore. In pratica questo vantaggio del minore assorbimento si traduce nella possibilità di andare molto lontano con potenze limitate.
Esiste tuttavia un rovescio della medaglia: proprio a causa della maggiore energia trasportata dalla radiofrequenza in queste bande, c'è il rischio che anche lo strato F venga "perforato" (come accade di norma al di sopra di 30 Mhz). Ciò accade quando questo strato non è sufficientemente ionizzato: la notte e durante i periodi di minore attività solare. Proprio per questo le due bande superiori, splendide durante i periodi di apertura, possono chiudersi anche completamente nei periodi meno favorevoli.
Bisogna infine considerare che tutte le caratteristiche di propagazione descritte sinora sono molto più evidenti nelle frequenze limite delle HF (possibilità di collegare gli antipodi con meno di un watt, chiusura totale durante la notte e negli anni di minimo solare), ma sono riconoscibili nettamente anche in 21 e fanno dei quindici metri una banda già completamente diversa dai venti.
Tracciamo quindi un breve quadro di ciò che si può collegare nelle varie ore del giorno, ricordando la legge fondamentale che sostiene che in 10 e 15 metri "la propagazione segue il Sole".
  • A notte fonda, salvo rari casi, la banda è chiusa. Di tanto in tanto, nei periodi e nelle giornate migliori, il Sud America puo' arrivare per tutta la notte, ma mai con segnali particolarmente forti.
  • Già da prima dell'alba arriva il Giappone.
  • Col sopraggiungere della tarda mattinata si sovrappongono i russi, prima gli asiatici e poi gli europei.
  • Insieme ai russi arriva l'Africa, soprattutto il Sudafrica.
  • Inizia il pomeriggio e, spostandosi il Sole verso Ovest, assistiamo ad un generale rivolgimento del fronte delle aperture propagative: dalle 13 in avanti infatti saranno le Americhe a farla da padrone. In alcuni periodi arriveranno più forte i nordamericani, in altri la banda sembrerà aperta solo per i vari LU, PY, CE, CX eccetera. Attenzione sempre e comunque ai Caraibi, che quando sono attivi arrivano con qualsiasi condizione di propagazione, all'Africa occidentale, col suo carico di succulenti paesi della zona 35, ed alle varie isole atlantiche (ZD7, ZD8 e ZD9, PY0, VP8 eccetera).
  • E' raro ma non impossibile che i nordamericani continuino ad arrivare anche dopo cena. Imperterriti invece i sudamericani proseguono fino alla tarda serata, momento in cui, salvo rare occasioni, la banda chiude completamente. 

 10 metri (28MHz)
Se  è vero che i 10 offrono minori garanzie dal punto di vista della stabilità della propagazione, dall'altro è anche vero che quando i 10 sono aperti lo sono come nessuna delle altre bande.
Negli anni di minimo dell'attività solare, per mesi e mesi si gira la manopola del VFO senza trovare neppure un segnale su tutta la banda: la ionizzazione è insufficiente ed i segnali "scappano via" dalla ionosfera. In sintesi: è inutile andare ad ascoltare in 10 con 10 o 20 macchie solari, utilissimo, addirittura entusiasmante dalle 100 macchie in su.
Per quanto riguarda il movimento della propagazione possiamo dire che vale esattamente, in tutto e per tutto, quanto detto per i 15 metri, con due sole differenze. Innanzitutto in 15 i giorni di chiusura totale si contano sulle punte delle dita, mentre in 10, come si diceva, possono anche passare mesi di silenzio completo; secondariamente i 10, anche nei momenti più strepitosi, non sono mai aperti di notte.
La propagazione quindi segue il Sole, aprendosi verso Est all'alba o poco dopo e chiudendosi sulle Americhe al tramonto o poco dopo.


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